Con l’autunno torna la voglia di pigiama
Questo indumento oggi pensato e disegnato per dormire, in realtà nasce in Asia e viene importato in Europa dai coloni britannici. Originariamente consiste in dei pantaloni larghi e leggeri utilizzati da entrambi i sessi, come indica il termine stesso che significa “ indumento per le gambe”. Nel continente europeo la sua natura cambia, passando da uno a due pezzi e indirizzandosi principalmente alla nobile arte del dormire.
Oggi questo capo è una presenza radicata nella nostra cultura. E chi può dire di non avere o aver avuto almeno un pigiama nel suo guardaroba?
Scegliere il modello giusto
La scelta del capo per la notte è fondamentale se si vuole riposare bene.
Il pigiama, come abbiamo detto, indica un indumento provvisto di pantaloni, ma i modelli sono dei più vari e si adattano a tutte le stagioni. Inoltre per quanto riguarda il mondo femminile c’è sempre la possibilità di accantonare il pigiama, al cui posto indossare piuttosto una camicia da notte. Per non parlare di chi a dormire va solo con indosso la biancheria intima o due gocce di chanel numero 5. Insomma la notte si deve stare comodi e a proprio agio.
Per gli amanti del pigiama però non c’è miglior momento dell’autunno (le prime sere più fresche e l’arrivo del primo freddo) per veder riemergere il tanto amato capo: una sensazione di calore pervade l’ambiente. Bentornato pigiama.
L’industria dell’abbigliamento ha portato questo indumento alla sua massima espressione, per cui è semplice trovare il modello perfetto per noi. C’è chi preferirà una versione più morbida chi più aderente, chi vorrà elastici a polsi e caviglie (ideali perchè maniche e pantaloni restino al loro posto) e chi apprezzerà di più una linea classica o chi sceglierà un modello con bottoni, perfetto sia per l’allattamento che per chi dovesse soffrire di ridotta mobilità o semplicemente per chi ama sbottonare piuttosto che sfilare.
Di certo le varianti non mancano per garantire la massima comodità e mobilità all’indossatore.
Il miglior pigiama invernale?
Anche qui le varianti si sprecano, certo è che si vuole stare caldi.
E allora molti scelgono il pigiama di flanella mentre altri preferiscono il pile. Entrambi i tessuti sono estremamente caldi ed adatti a chi è veramente freddoloso. C’è da dire però che grazie all’utilizzo dei piumoni, che già soddisfano ampiamente il bisogno di calore notturno, oggi hanno acquisito sempre più piede i pigiami in caldo cotone (secondi a nessuno in termini di vestibilità calda ed avvolgente). È importante infatti trovare quel connubio che ci permetta di dormire ad una temperatura ideale, certo senza patire freddo, ma neppure senza cucinarci vivi. Perchè arrivare riposati al nuovo giorno è fondamentale oggi più di ieri dovendo far fronte a ritmi elevati e alti livelli di stress, e la temperatura del sonno gioca la sua parte rilevante.
Per questa ragione a La Furlana ci siamo dedicati alla realizzazione di una collezione di pigiami per uomo e per donna, sia in caldo cotone che in punto milano, per garantire un effetto caldo e morbido sulla pelle senza rinunciare al cotone. Ci sentiamo di consigliare questi filati per cullare al meglio i vostri sogni, sia nella versione 100% cotone sia in quella punto milano (un tipo di maglia jersey, ovvero un tessuto a maglia creato dall’unione di più filati e caratterizzato da leggerezza, morbidezza ed elasticità). I tessuti jersey vengono utilizzati per diverse occasioni e vengono modellati sulla forma del corpo in chiave comfortwear. Il più famoso di questi tessuti è il punto milano.
Precauzioni all’acquisto
È inutile dire che certamente il modello ed il taglio del pigiama fanno la differenza, che la scelta del tessuto è indispensabile per il corretto riposo, ma vogliamo come sempre sottolineare l’importanza della qualità dei filati.
Proprio per la sua natura di indumento per la notte, si presuppone il contatto con la pelle per diverse ore. Di conseguenza non è solo importante, se non necessario, assicurarsi che i tessuti con cui il pigiama è realizzato siano controllati, privi di sostanze tossiche che possano causare dermatiti o allergie. Ulteriori informazioni sui pericoli riguardanti tessuti non certificati o filiere non controllate si possono trovare in questo nostro articolo Le sostanze tossiche che indossiamo.
Sembra una scelta banale, in fin dei conti si tratta “solo” di un pigiama. Ma riflettendoci non andremmo mai al lavoro per otto ore con degli indumenti scomodi: la giornata sembrerebbe interminabile. Lo stesso approccio dovremmo dimostrarlo verso le nostre meritate ore di sonno per sfruttarle al meglio ed iniziare il nuovo giorno profondamente riposati.